L'algoritmo può già simulare il nostro cervello e ora non esiste alcuna macchina per eseguirlo

Un gruppo di scienziati provenienti da Germania, Giappone, Norvegia e Svezia hanno creato un algoritmo che potrebbe essere in grado di simulare completamente il cervello umano. Il problema ora è trovare un computer abbastanza potente da eseguire tutti i dati e i suoi livelli di complessità.

Andare oltre l'1% e simulare l'intero cervello umano richiederebbe che la memoria di ciascun processore sia 100 volte più grande dei supercomputer di oggi.

L'articolo descrive in dettaglio il progetto e spiega che questo algoritmo si collega tramite nodi a neuroni virtuali, con l'obiettivo di emulare un miliardo di connessioni tra singoli neuroni e sinapsi. Imitare il funzionamento della nostra mente è estremamente complesso sulla scala 1: 1, di fatto impossibile con la tecnologia attuale.

Per raggiungere solo il 10%, sarebbe necessario esaurire le capacità di molti supercomputer, poiché il collegamento dei neuroni, che è un'attività essenziale per le funzioni cerebrali, richiede più potenza di quella offerta dall'hardware esistente.

supercomputer

I supercomputer possono persino simulare una frazione, ma raggiungere il 10% della piena esecuzione del nostro cervello esaurirebbe già tutte le macchine esistenti.

“Ciò richiede un po 'di informazioni per processore per ciascun neurone nell'intera rete. Per una rete di un miliardo di neuroni, gran parte della memoria di ciascun nodo viene consumata da questo singolo bit di informazioni per neurone. Naturalmente, la quantità di memoria del computer richiesta per processore per questi bit extra per neurone aumenta con la dimensione della rete. Andare oltre l'1% e simulare l'intero cervello umano richiederebbe che la memoria disponibile per ciascun processore sia 100 volte più grande dei supercomputer di oggi ”, spiega un articolo di Kurzweil.

Ora non può, ma il futuro è luminoso

Il nuovo algoritmo non consente agli scienziati di eseguire queste simulazioni ora, ma in teoria ha "estrema scalabilità" che può funzionare su calcoli exascale, in grado di eseguire miliardi e miliardi di calcoli al secondo. Il progetto è stato creato da un software di simulazione open source chiamato Neural Simulation Tool (NEST), ampiamente utilizzato nella comunità neuroscientifica.

Ridimensionando l'algoritmo con i futuri supercomputer exascale, i ricercatori sperano di ottenere una simulazione al 100%. Questo sarebbe un punto di svolta in numerosi campi scientifici, come i progressi negli studi sui disturbi cerebrali, dal morbo di Parkinson alla sclerosi multipla.

E le implicazioni per l'intelligenza artificiale e le reti neurali potrebbero comportare una prospettiva completamente nuova sull'apprendimento profondo. La scoperta è fondamentalmente un ponte tra ciò che sapevamo delle nostre menti ieri e ciò che sapremo domani.

L'algoritmo ora può simulare il nostro cervello e ora manca la macchina per eseguirlo tramite TecMundo