I mari stanno diventando più salati a causa del riscaldamento globale

(Fonte immagine: riproduzione / NASA)

Le notizie sul riscaldamento globale parlano spesso di scioglimento dei ghiacciai o vampate di calore che affliggono alcune parti del mondo. Tuttavia, si dice poco sulla salinità dell'acqua di mare, una proprietà che, secondo il sito Web Discovery News, è stata modificata anche dall'attività umana.

E non è difficile capire perché: fiumi e precipitazioni riversano acqua fresca negli oceani. Successivamente quest'acqua evapora con il calore emesso dal sole e quindi questo ciclo aiuta a controllare la salinità. Tuttavia, con l'aumentare delle ondate di calore, è evaporata più acqua e quindi una maggiore concentrazione di sale negli oceani.

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Questo è stato il risultato di sondaggi condotti da oceanografi della California, Stati Uniti, che hanno monitorato la variazione della salinità marina dal 1955. A tal fine, i campioni di acqua dagli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico vengono raccolti a una profondità di 700 metri.

Durante il periodo dal 1955 al 2004, i cambiamenti nel livello di salinità rilevati dagli scienziati erano, come previsto, attribuiti a eventi naturali come El Niño ed eruzioni vulcaniche. Ma più tardi, i ricercatori hanno confrontato questi record con i dati forniti da simulazioni al computer che mostrano la variazione della salinità negli ultimi 11.000 anni, sempre basata sugli attuali modelli climatici. Il risultato era già prevedibile: l'umanità "ha sensi di colpa nell'ufficio del registro".

L'attività umana ha accelerato il processo

Analizzando gli ultimi dati, i ricercatori hanno notato che corrispondono al risultato atteso da un clima influenzato dall'attività umana, e questo diventa ancora più chiaro combinando i dati sulla variazione di temperatura e la salinità. Pertanto, gli oceanografi concludono che l'umanità sta già cambiando il clima del pianeta e lo fa in modi che avranno un profondo impatto nei prossimi decenni.

Inoltre, è sorprendente che gli oceani continuino a essere ignorati quando si tratta di cambiamenti climatici, poiché costituiscono il 70% del nostro pianeta e, seguendo la logica scientifica, sono anche in grado di dimostrare gli effetti delle eccessive emissioni di biossido. emissioni di carbonio degli ultimi 150 anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters.