Il primo fumetto al mondo ha portato la battaglia cristiana tra eroine e cattivi

I fumetti sono molto popolari oggi, ispirando non solo la letteratura ma tutta la cultura pop: film e serie puntano sugli adattamenti di queste opere, con rendimenti finanziari crescenti. E se pensi che i fumetti abbiano prodotto Superman o Batman alla fine degli anni '30, sappi che devi tornare molto più indietro nel tempo. Molto!

Aurelio Clemente Prudenzio, nato nel 348 d.C., di solito chiamato solo Prudenzio, fu il primo a scrivere un fumetto. L'opera si chiamava "Psychomania", ma è anche conosciuta come "The Soul Contest" e si occupava del peccato e della fragilità degli esseri umani.

Prudencio era un poeta romano e cristiano, con molta influenza religiosa nelle sue opere. Era nel mezzo di una crisi di mezza età quando si dedicò a poesie in latino e lingua religiosa. "Psychomania", una di queste opere, è considerata la prima pura allegoria, portando concetti di castità, umiltà, rabbia e orgoglio, tutti illustrati dai monaci dell'epoca.

"Psychomania": il bisnonno dei fumetti moderni

E la cosa più curiosa è che questo fumetto presenta le prime supereroine di tutti i tempi, chiamate The Virtues. Si scontrano con i grandi cattivi dell'umanità, che facevano parte della banda The Vices, formata anche da entità femminili.

Non è noto quante copie siano state prodotte all'epoca - tutte manualmente - ma nel tempo sono sopravvissuti almeno 300 manoscritti originali di questi fumetti. I disegni non risparmiavano alcun dettaglio grafico e le morti dei cattivi erano violente. La sobrietà, ad esempio, usa una croce di Cristo per sabotare il carro dell'indulgenza prima di colpirlo con una pietra. Già la castità affronta la lussuria con una spada.

Villain Pride arriva a cavallo per affrontare Humility and Hope

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