Eye of Horus: storia e curiosità sul famoso simbolo egiziano

Quando si parla di mitologia greca, pochi simboli sono famosi come l'Occhio di Horus: non è difficile trovare qualcuno che lo riconosca vedendolo impresso da qualche parte, anche se non conoscono il suo nome o la sua vera storia. Dopotutto, sebbene sia un'insegna usata nell'antichità, un tale disegno è ancora usato oggi, sia in gioielleria (come anelli e pendenti) o in opere d'arte, con la convinzione di "rimuovere l'invidia e il malocchio".

La storia dell'Occhio di Horus - noto anche come Wadjet o Udyat - risale al mito di Osiride e Seth (a volte scritto Seti o Set), due famosi dei egizi. Osiride, re dei vivi e divinizzato dalla forza del suolo, sarebbe stato responsabile dell'insegnamento all'uomo delle tecniche utilizzate per innalzare la civiltà egizia, con particolare attenzione all'agricoltura - dopo tutto, tendeva la vegetazione e rappresentava la potenza dell'elemento terra e di piante, offrendo momenti di gioia a tutti gli esseri.

D'altra parte, suo fratello Seth - dio del caos, della siccità e della guerra - regnò solo nei deserti, un fatto che suscitò in lui un'enorme invidia. Quindi creò una trappola e uccise Osiride, dividendolo in quattordici pezzi, diventando così il nuovo re d'Egitto. Iside, la moglie di Osiride, dopo aver riunito tutte le parti di suo marito, riuscì a resuscitarlo e si unì a lui sessualmente. Il risultato di questa copulazione è Horus, che nacque nascosto su un'isola del Delta (mentre Osiride divenne re dei morti).

L'origine dell'amuleto

Volendo vendicare la morte di suo padre, l'ormai cresciuto Horus affronta Seth e durante la battaglia gli viene strappato l'occhio sinistro dal nemico. Tuttavia, il figlio di Osiride riuscì a sconfiggere il dio del caos e divenne il nuovo re d'Egitto - mentre il suo occhio in sei parti teoricamente frantumato divenne il simbolo dell'unione dell'occhio umano con la visione del falco, che era il tuo animale simbolico. In un'altra versione del mito, Horus stesso decise di strappare gli occhi in sacrificio per il suo defunto padre.

Ad ogni modo, l'organo è stato magicamente restaurato da Hathor o Toth, divinità della saggezza. Questo fatto ha portato gli egiziani a credere che il simbolo avesse proprietà medicinali e potesse curare le malattie, oltre a scongiurare le forze del male. È scolpito da una grande varietà di materiali, tra cui oro, lapislazzuli e corniola, adornando sia i vivi che i morti.

Si ritiene che ciascuna delle sei parti dell'occhio di Horus corrisponda a qualcosa di diverso. Il pezzo più a destra rappresenta l'odore, essendo più vicino al naso; l'allievo, a sua volta, ritrae la visione; mentre il sopracciglio simboleggia il pensiero, in quanto può essere usato per esprimere le emozioni. La parte più a sinistra rappresenta l'udito indicando l'orecchio; e quello che è curvo corrisponde al gusto, perché ricorda un germoglio di un gambo di grano piantato. Infine, la lacrima simboleggia il senso del tatto.

Teorie e usi attuali

Un'altra curiosità interessante è che l'Occhio di Horus non è solo un simbolo religioso, ma anche una rappresentazione della conoscenza matematica degli egiziani. Poiché era diviso in sei parti, ogni pezzo sarebbe stato usato per rappresentare le frazioni: il lato destro sarebbe 1/2, la pupilla 1/4, il sopracciglio 1/8, il lato sinistro 1/16, la curva 1/32 e la lacrima 1/64. Non tutti gli storici concordano con una tale linea di pensiero, ma alcuni papiri trovati contengono tabelle che si riferiscono a tale divisione.

Tuttavia, come abbiamo detto prima, l'Occhio di Horus è ancora usato oggi come simbolo di protezione. Nei paesi del Mediterraneo, ad esempio, è molto comune per i pescatori abbellire le loro barche con un design come un modo per chiedere al dio sicurezza quando si trovano in acqua. Anche nell'ambiente urbano, è diventato famoso come amuleto e simbolo di potere, conoscenza e illusione.

***

Conosci la newsletter di Mega Curioso? Ogni settimana produciamo contenuti esclusivi per gli amanti delle più grandi curiosità e bizzarri di questo grande mondo! Registra la tua e-mail e non perdere questa occasione per rimanere in contatto!