Il cervello interferisce con il nostro libero arbitrio?

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Secondo un articolo pubblicato da NewScientist, un esperimento condotto 30 anni fa dal neuroscienziato Benjamin Libet, che suggerisce che il libero arbitrio - cioè la libertà di prendere decisioni - è stato influenzato dal nostro cervello, ha appena ricevuto una nuova interpretazione. .

All'epoca, Libet ha valutato l'attività cerebrale degli individui mentre eseguivano movimenti volontari in un ambiente controllato. Lo scienziato si rese conto che una reazione cerebrale si verificava poco prima che i partecipanti eseguissero le azioni, suggerendo che una decisione inconscia avveniva nel cervello circa mezzo secondo prima che l'individuo decidesse consapevolmente di eseguire il movimento, che chiamava "potenziale di prontezza".

Da allora, questo potenziale è stato studiato da molti altri scienziati per dimostrare se il processo decisionale è volontario o meno. E a quanto pare la risposta a questa domanda potrebbe essere sì e no!

Chi decide è il cervello?

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Gli esperimenti sembrano indicare che il nostro cervello ha già deciso prima di noi qualcosa che crediamo abbia appena deciso. Pertanto, i ricercatori pensano che quando dobbiamo prendere una decisione, il nostro cervello inizia a raccogliere neuroni che accumulano informazioni relative ai vari possibili risultati delle nostre scelte.

E quando uno di questi risultati ha le prove più positive, una di queste scelte viene attivata e si verifica il processo decisionale. La discussione ora è se questa nuova interpretazione provi o meno l'esistenza del libero arbitrio, anche se i ricercatori ritengono che questa nuova teoria possa aprire nuove porte per spiegare il meccanismo del processo decisionale.

Fonte: NewScientist