La North American Space Agency (NASA) ha concentrato i suoi sforzi per studiare la superficie di Marte negli ultimi anni. Uno degli strumenti più importanti per questo è la sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), che l'agenzia utilizza per monitorare gli impatti di asteroidi e frammenti di comete sul pianeta, così come i crateri risultanti.

L'agenzia ha cercato specificatamente crateri di almeno mezzo metro di diametro. Finora, con l'aiuto delle immagini MRO, nell'ultimo decennio sono stati trovati 248 nuovi segni di impatto su diverse sezioni della superficie del pianeta.

Facendo un calcolo basato sul numero di crateri trovati su una piccola parte della superficie del pianeta, la NASA ha scoperto che oltre 200 piccoli asteroidi o piccoli frammenti di comete si schiantano nel pianeta ogni anno. Per calcolare questo tasso di frequenza, l'agenzia ha confrontato le immagini ad alta risoluzione scattate da MRO per scoprire quando apparvero nuovi crateri sul pianeta.

Fonte immagine: NASAD Secondo la NASA, il pianeta subisce più impatti di asteroidi a causa della sua atmosfera molto meno densa della Terra. Pertanto, i piccoli frammenti non vengono completamente bruciati durante l'ingresso nel pianeta. Per fare un confronto, l'agenzia spaziale ricorda che la meteora che ha spaventato gli abitanti della regione russa di Chelyabinsk all'inizio di febbraio era circa 10 volte più grande di quelli che di solito causano crateri sulla superficie di Marte.

Infine, l'agenzia spaziale ha affermato che l'indice aiuterebbe il calcolo dell'età di Marte e di altri pianeti e regioni. Una caratteristica molto interessante, dato che il pianeta rosso ottiene, in media, un nuovo cratere delle dimensioni dello stato del Texas ogni anno.