Gli impianti cerebrali possono ridurre gli effetti della malattia di Alzheimer

(Fonte immagine: comunicato stampa / Johns Hopkins Hospital)

I chirurghi del Johns Hopkins Hospital hanno annunciato questa settimana che sono riusciti a impiantare un dispositivo nel cervello di un paziente per alleviare gli effetti della malattia di Alzheimer. Questa è la prima operazione di questo tipo negli Stati Uniti.

Il dispositivo impiantato agisce come una sorta di stimolatore e include una serie di elettrodi alimentati da una batteria sotto la pelle. Gli elettrodi vengono utilizzati per stimolare una regione chiamata ippocampo, responsabile della conversione dei dati recenti della memoria in memorie più durature.

La tecnica in questione è già stata utilizzata in Europa e in Canada come trattamento per il morbo di Parkinson, la depressione e la sindrome di Tourette. L'aspettativa è che la nuova chirurgia sarà in grado di ridurre al minimo gli effetti causati dalla malattia di Alzheimer, consentendo alle persone con la malattia di avere una migliore qualità della vita.