L'azienda utilizza una stampante 3D per creare tazze con bucce d'arancia

Le grandi aziende hanno capito che la creazione di soluzioni di consumo sostenibili è la cosa reale. Ora la società italiana Carlo Ratti Associati (CRA) ha escogitato una soluzione super intelligente in collaborazione con la società energetica globale Eni. Il sistema chiamato Feel the Peel funziona come un'enorme macchina con una capacità di 1.500 frutti che, oltre a produrre succo d'arancia, utilizza la sua buccia come materia prima per la produzione di coppette in bioplastica.

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La macchina alta 3 metri, oltre a spremere le arance per la produzione di succo, riutilizza la buccia in un compartimento separato, mescolato con acido polilattico, passa attraverso un processo di essiccazione e macinazione per creare un nuovo materiale omogeneo. Con questa materia prima, la macchina, che ha una stampante 3D, produce le tazze che possono essere utilizzate (e riutilizzate) per consumare il succo stesso.

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Carlo Ratti, socio fondatore della CRA e direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology, commenta che il progetto sarà presentato ufficialmente a Milano questo mese e potrebbe vincere nuovi capitoli con altre caratteristiche. "Nelle prossime interazioni di questi progetti, possiamo aggiungere nuove funzioni, come la stampa di tessuti per abbigliamento", afferma Ratti.

Scopri i dettagli del lavoro della stampante 3D in questo video aziendale: