I batteri mutanti sfidano gli antibiotici

L'uso indiscriminato di antibiotici è ritenuto responsabile dell'emergere dei cosiddetti "superbatteri". Questi pericolosi organismi unicellulari hanno resistenza a vari antibiotici che dovrebbero teoricamente essere responsabili della loro eliminazione nelle infezioni. Questo fenomeno, oltre ad essere responsabile di circa 700 mila decessi annuali, complica il trattamento di malattie precedentemente facilmente controllabili come polmonite, tubercolosi e gonorrea.

Tipi di resistenza ai batteri

Esistono tre meccanismi noti di resistenza batterica. In uno di questi, il cosiddetto meccanismo di resistenza enzimatica, il batterio produce enzimi che rovinano l'antibiotico. Un'altra forma di resistenza è l'alterazione del sito target di attuazione dell'agente microbico, ottenuta mediante l'aggiunta di un gene che "maschera" il target originale. E infine, alterando la permeabilità della membrana cellulare, i batteri cambiano il numero, la selettività o la dimensione delle porine, proteine ​​che controllano i canali attraverso i quali le sostanze possono passare nello spazio periplasmatico e quindi all'interno. cell.

La scorsa settimana è stata svelata una nuova forma di resistenza quando un team di ricercatori dell'Università di Newcastle, guidato dalla dott.ssa Katarzyna Mickiewicz, ha dimostrato che i batteri possono "cambiare forma" all'interno del corpo umano per "eludere" l'azione degli antibiotici., in un'azione che non richiede cambiamenti genetici, cioè il microrganismo continua a crescere.

Lo studio, pubblicato da Nature Communications, spiega che praticamente tutti i batteri sono circondati da una struttura chiamata parete cellulare. Questo strato ricorda una spessa giacca che protegge dallo stress ambientale e previene la distruzione delle cellule. Inoltre, è questo involucro che determina la forma cellulare, come perline o bastoncini.

Mutazione della difesa

Ciò che i ricercatori hanno ora scoperto è che diverse specie batteriche come Escherichia coli ed Enterococcus sono diventate in grado di sopravvivere nel corpo umano come cellule "a forma di L", tipi di batteri scoperti nel 1935 dal microbiologo tedesco Emmy Klieneberger, la cui caratteristica principale. Non sta avendo una parete cellulare. Mentre l'assenza di questo strato rigido rende i batteri più fragili e deformati, sono invisibili al sistema immunitario e completamente resistenti a tutti i tipi di antibiotici che colpiscono specificamente la parete cellulare.

La scoperta è un altro capitolo della costante battaglia tra uomo e batteri. Ogni progresso scientifico, tuttavia, implica la nota adattabilità evolutiva.