Spremitura mortale: i boa constrictor uccidono per soffocamento o arresto cardiaco?

La saggezza popolare dice che il boa costringe le loro vittime fino a quando non vengono soffocate a morte. Ma è vero? Gli scienziati sospettavano che ciò che aveva ucciso fosse l'arresto della circolazione sanguigna e un nuovo studio sembra supportare questa teoria.

L'idea che le detenute muoiano asfissiate ha molto senso, secondo Scott Boback, professore di biologia al Dickinson College in Pennsylvania. Spesso le vittime sembrano tentare di riprendere fiato dopo un micidiale "abbraccio" da un boa constrictor.

Tuttavia, studi recenti supportano vecchie teorie, risalenti al 1928. L'asfissia impiega molto più tempo a uccidere dell'arresto circolatorio - mentre la prima può richiedere fino a pochi minuti, la seconda richiede solo 60 secondi per annientare i topi di laboratorio.

Gli studi indicano che le vittime dei boa constrictor muoiono per arresto cardiaco e non per arresto respiratorio come immaginato

Arresto cardiaco

Boback ha spiegato che sono stati condotti studi sui topi monitorando la pressione esercitata dai serpenti sui loro corpi. Elettrodi per elettrocardiogramma e cateteri per la pressione sanguigna sono stati impiantati nelle vene e nelle arterie degli animali per vedere quale sarebbe stato il risultato.

I ricercatori hanno notato che non appena il boa restringeva i topi, la pressione sanguigna scendeva bruscamente. Di conseguenza, i loro cuori hanno avuto difficoltà a pompare sangue nel resto dei loro corpi. Senza ricevere sangue ossigenato, questo organo è andato in "vite". Inoltre, le cellule della vittima hanno infine rilasciato una grande quantità di potassio, indicando un arresto cardiaco.

Questa capacità di costrizione del boa consente loro di macellare prede molto più grandi di se stesse e molto più veloci dell'asfissia. Ora gli scienziati vogliono testare questa teoria con altri animali. Le iguane, ad esempio, possono rimanere sott'acqua per quattro ore senza respirare. Moriranno veloci come i topi?

* Pubblicato il 28/07/2015

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