Abu Simbel, il tempio che Ramses II costruì e trasferì

Ramesse II fu uno dei grandi faraoni d'Egitto. Durante il suo regno, ha cercato di espandere le frontiere dell'impero, registrando i suoi successi in monumenti e templi che ha costruito. Secondo l'egittologo John Ray, "è il faraone più famoso e non c'è dubbio che lo abbia fatto accadere". I geroglifici che identificano il suo nome sono equivalenti a quelli che significano "aria calda", rappresentando bene l'immagine che intendeva trasmettere al mondo.

Dei molti templi che ha costruito, Abu Simbel è uno dei più famosi e imponenti. Le sue pareti registrano immagini di battaglie combattute dal faraone e le statue sul sito mostrano il volto di Rameses II stesso nel corpo di diversi dei, rafforzando la sua posizione di sovrano inviato dagli dei.

Il tempio di Abu Simbel

Abu Simbel è costituito da due templi, costruiti all'interno di una montagna. La più grande presenta al suo ingresso quattro statue di Ramesse II (1303-1213 a.C.), faraone responsabile della sua costruzione, ciascuna alta 21 metri. La porta di accesso è stata costruita in modo tale che, ogni anno il 22 febbraio e ottobre, la luce del sole entra nel tempio e illumina completamente tre statue sedute su un banco, una raffigurante lo stesso Faraone.

Gli archeologi ritengono che queste date segnino il loro anniversario e incoronazione, e migliaia di turisti vengono sul sito per assistere al fenomeno e partecipare alle celebrazioni. Il tempio più piccolo sembra essere stato costruito in onore della regina Nefertari, poiché all'ingresso si trovano due statue di lei e quattro del faraone, ciascuna alta 10 metri.

La regione in cui si trova il tempio era chiamata Nubia, e sebbene ospitasse un grande tempio costruito dal Faraone, non sempre manteneva buoni rapporti con esso. In un libro che ha scritto sulla regione, l'egittologo Zahi Hawass ha affermato che il posto era come un termometro per l'antico Egitto. L'area appartiene attualmente all'Egitto, ma al tempo dell'impero si alternava tra l'indipendenza e l'influenza del faraone, a seconda della forza del suo dominio.

Unità moderna

La costruzione di una centrale idroelettrica provocherebbe l'allagamento del Nilo nell'area originale del tempio di Abu Simbel, per cui è stata fatta un'incredibile opera di spostamento del monumento. La decisione di creare un lago artificiale fu presa all'inizio degli anni '60, così che nel 1968 l'intero tempio sarebbe stato spostato in una regione a 64 metri sopra l'originale ea 180 metri di distanza, abbastanza per sfuggire al diluvio.

Lo sforzo per questo lavoro è stato immenso, usando la forza di 3000 uomini e costando all'epoca 42 milioni di dollari. Ci vollero 5 anni prima che il tempio fosse completamente tagliato in blocchi da 3 a 20 tonnellate, con conseguente movimento e sostituzione dei pezzi nei punti esatti. Robert Morkot, un archeologo specializzato nell'antico Egitto, disse che "tutto sembra come l'originale, abbastanza da dubitare che il tempo sia stato davvero trasferito".

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